Umberto

Umberto Campaner

Da più di trent’anni nel settore dentale, ha maturato esperienze in qualità di agente di vendita, di Product Manager, di Product Specialist e di Responsabile Scientifico presso importanti strutture nazionali e multinazionali. Si è sempre occupato personalmente di formazione e dell’organizzazione di corsi coinvolgendo Opinion Leader nazionali ed internazionali.

DDA per ANDI

Giovedì, 03 Giugno 2021 02:00
Pubblicato in Articoli

Il gruppo della Digital Dental Academy (DDA) riporta, descrive ed apre le porte ai soci ANDI il percorso che ha intrapreso nei mercoledì culturali dedicati al flusso digitale. La DDA ha programmato più di 30 incontri nell'arco dell'anno 2021, ognuno di questi ospita professionisti che hanno maturato un'importante esperienza nelle applicazioni digitali oggi disponibili.

Restauri indiretti: 30 anni di CAD-CAM

Giovedì, 06 Maggio 2021 02:00
Pubblicato in Varie

Questa sera il palco DDA ha ospitato il Dott Franco Brenna che con il suo staff al completo ha rivissuto per tutti noi ben 30 anni di CAD-CAM chair-side nello studio odontoiatrico. L'amico Franco è sato in Italia no dei pochi precursori del chair-side avendo acquistato il primo strumento negli anni '90. Come dice nella presentazione, presso l'università di Zurigo per ragioni di aggiornamento, ebbe modo di vedere in funzione il primo Cerec. Innamorarsene fu un attimo. Il Dott Brenna vide subito  le potenzialità dello strumento: minor disconfort per il paziente nella presa d'impronta, soluzione di alcuni casi in una sola seduta, rapido, efficace, utile sia al professionista che al paziente. I limiti riscontrati nell'imediato consistevano nella sola possibilità di produrre manufatti per restauri indiretti e al limite corone singole e in un unico matriale fresabile. Ciò non è riuscito a modificare la passione e l'innamoramento vero questa metodica, anzi avvicinato progressivmente dalla collaborazione del giovane Dott Sergio Porro e successivamente dalla Figlia Dott.ssa Adriana ha continuato ad aggiornarsi sui materiali, sugli hardware e sui software adottando i migliori strumenti proposti dal mercato. 

Dall'inizio della relazione il Dott Brenna esprime le motivazioni che lo hanno condotto nella scelta di una metodica chair-side ed di tutte queste pone l'accento sul confort del paziente. Per rispondere ad una delle obiezioni che ancor oggi aleggia in chi non ha ancora affrontato l'impronta ottica chiede al Dott Porro di definire che caratteristiche qualitative dabbano avere le impronte ottiche. In estrema sintesi il Dottore riferisce come la qualità i un'impronta sia data dall'analisi di due parametri. la veridicità (vicinanza e forma e dimensione dell'oggetto) e la precisione (il grado di riproducibilità di misure ripetute).

E' la volta della Dottoressa che offre agli ascoltatori una serie particolarmente interessante di tip & trips per un'ottimale rilevazione dell'impronta ottica.

Riprende la parola il Dott. Brenna che dopo aver illustrato vantaggi e limiti di uno strumento di circa dieci anni or sono, mostra step by step un caso trattato con questo stesso strumento sottolinenando che la paziente è entrata in studio alle 8,30 ed è uscita alle 13,30 con un nuovo sorriso ed una grande motivazione verso i controlli che ci mostrano il caso a distanza di 9 anni. 

A distanza di qualche anno lo studio Brenna-Levrini acquisice un nuovo rilevatore di impronta ottica, un sistema aperto con migliorate caratteristiche tecniche. Con una ripresa mostra i tempi richiesti per la rilevazione e riporta che per due corone fra tempo di ripresa, fresaggio, cottura, prova e cementazione oggi viene risolto il caso in tre ore comlessive.

Attualmente lo studio ha adottato l'ultimo hardware che una volta di più ha migliorato tutte le performance. La serata prosegue con la descrizione di diversi casi dall'urgenza, al trauma e all'agenesia.

Dopo il bellissimo percorso un occhio alla parte economica non può mancare, ed ecco che il Dott Eugenio Brenna, amministratore dello studio, ci guida nella comprensione di quali siano i costi e cosa sia necessario per potare l'investimento a rendita. Ottime indicazini che avrebbero richiesto un tempo più lungo per approfondire i dettagli.

L'acquisto di questa registrazione permette di avere un quadro molto vasto con dettagli sugli strumenti, tecniche di utilizzo, applicazioni possibili, tip&trips applicativi, valutazione dell'investimento. Siete ancora in dubbio? qui trovi molte risposte ai tuoi dubbi.

Sbiancamnto dentale

Giovedì, 06 Maggio 2021 02:00
Pubblicato in Varie

Serata speciale in nome dello sbiancamento dentale. Il Dott Enrico Cogo ha intrttenuto la platea con un argomento che da sempre ha sollevato discussioni accese e ha portato a studi sulla validità del metodo e a cambimenti normativi sulle formulazioni e sul utilizzo da parte dei professionisti e dei pazienti. La piacevole relazione ha saputo far chiarezza sull'argomento e sui materilai in uso con semlicità aprendo a nuovi e incontrovertibili scenari. Dalla storia personale ha avuto inizio un percorso in cui lo stesso relatore si è posto sempre nuove domande alle quali ha saputo dare di volta in volta precise risposte con studi,approfondimenti e tanti, tantissimi casi trattati. L'esposizione si è concentrata sulle discromie trattate con gel sbiancanti solo dopo che il Dott Cogo ne aveva riscntrate le cause. Gli interventi visti hanno riportato gli elementi trattati alla situazione iniziale evitando trattmenti invasivi quali le protesizzazioni a coprire la discromia. Ciò che il Dottore sottolinea più volte è he è il gel a lavorare, il compito dell'odontiatra è rilevare e rimuovere le cause che sono all'origine delle discromie e scegliere il gel più adatto. 

A partire dal luoghi comuni sullo sbiancamento di elementi devitali si ha una approfondita analisi delle modalità di trattamento. 

Eseguito un trattamento sbiancante endocanalare andiamo incntro comunque ad una recidiva: Il Dott Cogo si chiede perchè e risponde analizzando le cause che hanno portato alla discromia e che devono essere rimosse per evitare a recidiva. Ecco in sintesi quali possono essere le cause:

- emorragia pulpare

- residui pulpari (necrosi)

- medicamenti

- cementi endodontici

- materili da otturazione

Si sbianca la corona, ma il colletto resta sempre scuro. Ciò è dovuto essenzialmente al fatto che in genere si porta il gel sbiancante nel canale ad una profondità pari alla lunghezza della corona, ma i tubuli dentinali che fanno capo al colletto del dente originano nel canale radicolare più apicalmente. Sarà quindi sufficiente creare una maggior profondità con l'asportazione della guttaperca in modo da portare il gel sbiancante dove queti tuboli hanno origine. In questo modo anche il colletto sarà sbiancato adeguatamente.

Lo sbiancamento endocanalare provoca il riassorbimento radicolare. Anche in questo caso la risposta è semplice e ben motivata, dopo l'asportazione della guttaperca è sufficiente mettere una piccola goccia di cemento vetroionomerico ad impedire l'infiltrazione della stessa guttaperca rimanente nel canale da parte del gel sbiancante.

Il Dottor Cogo propone i migliori protocolli che sono da adottare per ottenere un ottimale sbiancamento. 

Esperianza, osservazione e competenza sono alla base dello sbiancamento che un volta di più permette il salvataggio di elementi che altrimenti andrebbero incontro a trattamenti maggiormente invasivi.

Ci permettiamo di suggerire l'acquisto della registrazione della serata per poter cogliere tutti i dettagli che non abbiamo potuto riortare in questa breve presentazine, ma che permettono ad un professionista di far popria la tecnica descritta dal Dottor Cogo 

Nelle serate DDA è la volta del Dott. Marco Nicastro, protesista di lunga esperienza che ha mosso i primi passi alla scuola del rimpianto Prof. Martignoni da cui ha appreso on solamente la tecnica di protesizzazione, ma soprttutto il concetto legato alla ricerca estetica. A seguire, l'esperienza è maturata attraverso una pluriennale vicinanza al Dott Willi Geller nel gruppo Oral Design, qui apprese e perfezionò le tecniche di uso delle ceramiche crecendo con il proprio tecnico. Lo studio e la ricerca di materili sempre più performanti in termini di estetica e resistenza portano alla collaborazione con Pantron Thecnology per la messa a punto del disilicato di litio. E' di questo periodo l'incontro con il tecnico Bepi Spina pietra migliare nello sviluppo della protesi estetica. Non anora soddisfatto ecco l'approccio alla zirconia che fin dal primo momento si presenta come un materiale molto promettente nonostante i problemi ben noti di chipping e di delaminazini. L'industria progressivamente propone nuove zirconia semre più performanti. A dire del relatore la varietà di soluzioni è talmente ampia che risulta difficile poter creare una vera e propria classificazione. E' per questa ragione che il professionista preferisce, fuori dalle consuetudini di una comunicazione pubblica, parlare di uno specifico prodotto che conosce e che è stato da Lui scelto per le molte possibilità che offre. Il riferimento è alla zirconia cubica Katana di Kuraray i cui dischi possono essere selezionati per colore, per stratificazione (differenti zone di traslucenza) e per resistenza alla flessione. Tre elementi in rapporto stretto tra loro che permettono però un mix importante di soluzioni che il relatorie illustra perfettamente nella relazione con casi di tutto rispetto. 

A sottolineare la capacità di resistenza che questa nuova ceramica offre è sufficiente cogliere il dettaglio sugli spessori minimi richiesti nelle differenti situazioni. Resistenza tale da prmettere la realizzazione di corone su preparazioni a finire secondo la tecnica descritta dal Dott Ignazio Loi, disponendo anche di una buona traslucenza che permette di ottenere restauri metal free capaci di integrarsi perfettamente nel contesto estetico.

Particolarmente motivante il percorso del Dott Marco Nicastro la cui esperienza in materia di ceramiche dentali risulta estremamente completa. Ora sta a Voi tutti accedere a questo prezioso sapere registrandovi gratutamene in Academy of Dentistry ed acquistando poi la registrazione. Vi aspettiamo a braccia aperte.

A seguire gli incontri che ci hanno mostrato come repristinare in modo conservativo una masticazione abrasa, entriamo nel merito della protesi dentale con il Dott. Stefano Lombardo. Il prossimo relatore è cresciuto nel tempo fra incarichi universitari, master e libera professione sino ad ottener un incarico di insegnamento in protesi fissa al finaco del Prof. Paolo Pera, uno di docente al master di II livello in implanto protesi presso l'università di Genova e ancora di docente al master universitario di Implantologia dell’Università di Pisa (Prof Antonio Barone) e di Restaurativa dell’Università di Bologna (prof. Lorenzo Breschi). Nel 2017 ha fondato la Dental Training s.a.s. presso la cui sede di Torino dirige la multidisciplinare programmazione scientifica e svolge i suoi corsi teorico-pratici nell’ambito della Protesi Fissa, Implanto-Protesi, Restaurativa Estetica e delle moderne Tecnologie Digitali.

Il Dott Stefano Lombardo riassume così l'argomento che tratterà dettagliatamente mercoledì 24 alle 18,30 nell'aula virtuale della Digital Dental Academy: "Ogni riabilitazione protesica richiede diverse importanti scelte ai fini del successo a lungo termine, ma uno degli step più importanti resta la trasmissione in laboratorio delle informazioni intraorali. La fedele riproduzione tridimensionale del cavo orale è la condizione necessaria per la corretta esecuzione odontotecnica di qualsiasi tipo di protesi.

La conoscenza dei corretti protocolli clinici e il perfetto utilizzo dei materiali da impronta tradizionali sono da sempre la chiave del successo protesico, ma i moderni scanner intraorali rappresentano oggi una valida alternativa nella maggior parte dei casi clinici."

Arrivederci a mercoledi sera, vi aspettiamo numerosi. 

 

Denti Abrasi (seconda parte)

Venerdì, 19 Febbraio 2021 01:00
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Per la seconda serata con argomento Denti Abrasi il Dott. Dvide Foschi ha presentato un percorso di trattamento nei confronti delle dentature gravemente usurate chiamato Speed Up Therapy.

 
 Il Dott. Davide Foschi esordisce con una classificazione delle differenti usure determinandone le origini intrinseche ed estrinseche. Questa base gli permette di illustrare caso dopo caso come selezionare le modalitа di ricostruzione. 
 
E' stato particolarmente interessante notare come l'esperienza maturata abbia permesso di predisporre approcci differenti più o meno veloci, più o meno immediati fino a giungere ad interventi in cui il paziente che non avrebbe accettato una terapia ortodontica sia stato entusiasta di intraprenderla durante il trattamento con terapia Speed Up.
 
Risulta estremamente importante notare, come sottolineato più volte dal relatore e dagli autorevoli partecipanti, come questa modalitа di intervento sia concettualmente priva di rischi. L'aumento di dimensione verticale, primo step richiesto nei casi di usura dentale, si realizza inizialmente attraverso dei mockup che permettono di monitorare il confort del paziente prima che si effettui la ricostruzione finale. La scelta dei materiali per la ricostruzione è un punto di fondamentale importanza che il relatore valuta in funzione delle esigenze rimanendo nel limite del possibile, nell'ambito dei materiali compositi, siano essi per applicazione diretta o indiretta. 
 
L'interessante relazione ha motivato i presenti a porre una lunga serie di domande a cui il Dott Davide Foschi ha dato risposta integrando l'argomento con uteriori dettagli che hanno chiarito ed arricchito in modo esaustivo quanto giа espresso nella relazione.
 
Riteniamo molto importante seguire e ascoltare una volta di più la relazione del Dott Davide Foschi, i contenuti sono molti e i dettagli in essa contenuti sono un valido supporto per tutti i professionisti e rendono l'applicazione del protocollo Speed Up Therapy una metodica di grande interesse per affrontare con attenzione il percorso diagnostico che ogni bocca richiede..

Denti abrasi (prima parte)

Giovedì, 04 Febbraio 2021 01:00
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Come promesso ecco a voi tutti la descrizione della serata trascorsa con il Dott Massimo Scaratti. Il tema estremamente vasto è stato ricondotto alle terapie oggi più utilizzate e proposte in primis proprio dalla Università di Ginevra, attuale sede operativa del Dottore. Partendo dall'analisi di antichi reperti museali, ha dimostrato come l'usura degli elementi dentali sia naturale col crescere dell'età del paziente. Tale tipo di usura è progressiva e solamente in tarda età potrebbe richiedere un intervento di protezione/ricostruzione. Si osserva che a fronte di ciò, attualmente si presentano all'osservazione pazienti con abrasioni dentali iportanti di età sempre più giovane. L'invito è a distinguere tra usura naturale e patologica. nel secondo caso si rende necessaria la preventiva rimozione della cause. 

Il processo di recupero degli elementi abrasi consiste nella loro ricopertura con materiale composito previo analisi di una ceratura diagnostica con conseguente produzione di un moke-up o di un snap on in grado di poter far percepire al paziente il risultato finale e al professionista che il rialzo di masticazione e l'occlusione siano corretti. A seguire saranno prodotte le singole strutture con tecnica diretta mediante stampaggio con mascherine trasparenti o con processo di fresaggio di blocchetti di composito. Sia in un caso che nell'altro dovrà essere posta la massima attenzione alla tecnica di cementazione.  

Di particoare interesse la modalità di descrizione di tutto il processo fatta  attraverso la descrizione in parallelo di due casi realizzati il primo con metodo analogico ed il secondo in modalità digitale.

L'intervento del Dottor Scaratti ha provocato una serie di interessanti domande cui è sono state date ampie e esaustive risposte. In questo caso abbiamo ritenuto utile lasciare nella registaione anche questa parte di discussione.

Per accedere al video, previa registtrazione gratuita al portale Academy of Dentistry, sarà possibile acquistare il video a questo indirizzo http://www.academyofdentistry.it/it/webinar/dda-channel.

La prossima settimana avremo modo di apprendere ulteriori informazioni relative al trattamento delle abrasioni dentali dal relatore Dott. Davide Foschi che già nel 2015 introdusse l'argomento durante un webinar organizzato da AoD.

Incontriamoci il 3 febbraio

Mercoledì, 27 Gennaio 2021 01:00
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Mercoledì 3 Febbraio si svolgerà un nuovo incontro organizzato dalla Dental Digital Academy. Per l'occasione il Dottor Carlo Massimo Saratti, laureatosi nel 2011 in Firenze, trasferitosi nel 2013 a Ginevra per il master "Advanced Studies in Aesthetic & Microinvasive Dentistry" sotto la guida del Porf. Ivo Krejci e dal 2016 "senior assistent" presso la stessa Università, avrà modo di trasmettere parte delle sue ricerche applicate al trattamento delle abrsioni dentali. 

Ecco l'abstract della relazione:

Concetti moderni di riabilitazione orale: flussi di lavoro analogici e digitali

L'incidenza delle lesioni non cariose (NCL) è in costante aumento nelle comunità occidentali e spesso possono indurre gravi condizioni di usura dentale nei pazienti. In passato, una sostanziale perdita di tessuto dentale implicava un approccio terapeutico invasivo con ricoprimento integrale dell’elemento mediante corona e ulteriore sacrificio di tessuto sano. Tuttavia, lo sviluppo e il miglioramento dell'odontoiatria adesiva ha segnato un cambio di paradigma che ha reso possibile approcciare questi casi con tecniche minimamente invasive e / o additive.

Nell’ultimo decennio sono stati proposti diversi protocolli operativi con lo scopo di rendere queste riabilitazioni piu predicibili. L’avvento delle tecniche digitali ha poi allargato ulteriormente il campo di azione, potendo integrare nelle fasi di progettazione del caso avanzati software di pianificazione funzionali ed estetici.

Lo scopo di questa conferenza è di illustrare due protocolli di trattamento additivo per riabilitazioni complete della bocca utilizzando tecniche e approcci analogici e digitali nell’intento di esporre i vantaggi terapeutici apportati da entrambe le tecniche.

Academy of Dentistry sarà presente all'evento e subito dopo metterà a disposizione di coloro che si saranno registati al portale http://www.academyofdentistry.it .la registrazione. 

Il digitale nello studio Odontoiatrico

Giovedì, 21 Gennaio 2021 01:00
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Si è svolto il secondo incontro programmato da Digital Dental Academy per lo Study Club. Il Dott. M. Valenti ha posto 4 precise domande a cui ha dato risposta con vigore grazie all'esperienza maturata in circa 7 anni di utilizzo quotidino di scanner intraorali. Per prima cosa si chiede quali siano i vantaggi del digitale e nel confermare le più comuni risposte legate al tempo di esecuzione, al minor fastidio provocato al paziente, ha voluto sottolineare come digitale significhi sia la trasformazione di qualsiasi cosa in un formato numerico che come tale permette sempre precise valutazioni, comparazioni, statistiche e quant'altro ci possa essere utile.

Detto ciò il relatore si è chiesto perchè ha scelto proprio quello scanner. Il momento è stato particolarmente illuminante in quanto, ripercorrendo come lui stesso sia arrivato alla scelta, si è compresa la necessità di un rapporto sempre più stretto con il proprio tecnico e con i suoi strumenti di lavoro (software), nonchè il percorso di apprendimento necessario che parte dalla corretta interpretazione dei precisi ruoli delle figure che risutano intorno ad un sistema digitale: lo specialist aziendale (per le informazioi relative allecaratteristiche tecniche dell'hardware e del software), il tecnico informatico (figura indispensabile per la gestione tecnica sisteme informatico dello studio), l'odontotecnico (con cui concordare la miglior compatibilità tra sitemi) ed ultimo, ma non ulimo il collega più esperto. Quest'ultimo rappresenta la miglir guida per agevolare l'apprendmento all'utilizzo clinico degli strumenti. Una affermazione ha lasciato molti di stucco, a fronte di quanto è stato fatto in passato per ottenere sistemi aperti, il relatore ha ampiamente motivato il valore di sistemi chiusi o al limite di sistemi aperti il cui produttore metta a disposizione sia il softare dell'hardware che quello di progettazione per il laboratorio. La logica di ciò risiede nel fatto che tutti i software lavorano con algoritmi predisposti dal programmatore e, sebbene si utilizzino file comuni STL, la loro interpretazione (rendering) è più accurata se l'origine degli stssi è proprietaria ossia gestita dal produttore stesso.

Dopo le preziose considerazioni ilrelatore ha illustrato con dttagli e casi cosa viene fatto nel suo studio con lo scanner introrale. SI evince così che, grazie allo siluppo costante e continuo da parte dei produttori, oggi la rilevazione di impronta diventa quasi marginale rispetto a ciò che si può ottenere dalla stumentazione, antagonisti precisi e veloci, rapporti tra arcate con la valutazione degli spazi disponibili per la realizzazione di protesi, masticazioni con definizione dei punti di contatto, registrazione dei movimenti di lateralità e di protusiva e tanto altro arrivando a poter mostrare virtualmente il risultato finale che può ottenere il paziente sia che si tratti di interventi ortodontici, chirurgici o protesici.

In conclusione il relatore si chiede cosa ottiene dall'assiduo utilizzo del digitale in studio: accuratezza,  velocizzazione di tecniche operative complesse, esecuzione di interventi particolarmente complessi di difficile esecuzione analogica, miggior compliance del paziente.

Ci piace riprendere l'ultima slide del Dott. Valenti in cui si dice che spirano nuovi venti qualcuno innalza muri per proteggersi, altri costruiscono mulini a vento.

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