Scritto da Domenica, 03 Gennaio 2021 - Pubblicato in Ortodonzia Elastodontica

Nel rinnovare gli auguri per un nuovo anno ricco di soddisfazioni e prodigo di serenità, riusciamo finalmente a mantenere una promessa fatta tempo fa, mettendo a Vostra diaposizione la registrazione dell'intervista che è stata realizzata e mandata in onda da Radio News 24. Vi invitiamo ad aprire il video in Elastodontic Channel Video.

Scritto da Martedì, 22 Dicembre 2020 - Pubblicato in Ortodonzia Elastodontica

 Buone feste a tutti gi amici dell'Elastodontic Channel da parte del Dott. Filippo Cardarelli e di Academy of Dentistry. Ci avviamo verso un nuovo anno che stiamo programmando per offrirvi molte sorprese che vi permetteranno di applicare giorno dopo giorno con estrema facilità i concetti dell'Elastodontic Therapy. 

Con i migliori auguri vi lasciamo un caso complesso trattato dall'inizio alla fine applicando tutti i principi della pratica elastodontica. Nella seconda slide trovate la descrizione iniziale della situazione clinica. Si tratta di una giovane paziente di 7 anni che presenta un open bite dentale e schelettrico causato dal protratto succhiamento del pollice abbinato ad un frenulo linguale corto. La malocclusione è rappresentata da un contrazione dell'arcata superiore con un ridotto spazio per l'eruzione degli elementi permanenti.

Il caso prevede una serie di attività che vengono messi in essere cercando di sfruttare il più possibile il secondo momento di picco di crescita che a 7 anni tendenzialmente va a concludersi.

Nell'immagine possiamo notare il sorriso della paziente che nel profilo ci da già indicazione della maggior sporgenza del labbro superiore ad indicare la presenza dell'open bite.

Evidenza della situazione con gli elementi frontali permanenti erotti e la zona molare superiore destra e sinistra particolarmente contratta.

Dal primo piano delle due arcate in chiusura è possibile vedere la grande apertura che rimane tra gli elementi frontali e dovrà essere recuperata con la terapia programmata.

Con le immagini laterali è possibile valutare la gravità dell'open bite.

Le immagini occlusali mostrano la contrazione dell'arcata superiore e il frenulo linguale particolarmente corto.

Il primo intervento prevede l'allungamento del frenulo linguale che viene praticato nel mese di maggio 2014.

Dopo la guarigione del frenulo nel mese di luglio si applica l'apparecchio ortodontico individualizzato che avrà la funzione di allargare l'arcata superiore, di ridurre l'open bite e di allenare la muscolatura linguale. 

A distanza di un anno dall'inizio della terapia elastodontica, possimo notare una ridurione dell'open bite ancora non sufficiente. nel frattempo sono parzialmente erotti gli elementi frontali laterali non ancora in posizione corretta per mancanza di spazio.

Il risultato ottenuto nell'anno di applicazione viene coservato e protetto mediante l'utilizzo dell'apparecchio elastodontico come contentivo in attesa del nuovo picco di crescita che inizia di norma al compimento del decimo anno.

Scritto da Martedì, 10 Novembre 2020 - Pubblicato in Ortodonzia Elastodontica

Negli ultimi anni si sente sempre di più parlare del rapporto ortodontista-fisioterapista nella diagnosi e trattamento dei DTM (disturbi temporo-mandibolari), una serie di problematiche che coinvolgono la muscolatura masticatoria e/o l’articolazione temporo-mandibolare. Ma in che modo queste due figure possono interagire nella gestione di tali problematiche?

Mi presento brevemente, mi chiamo Luciano D’Ambrosio e sono un fisioterapista specializzato nel trattamento dei disordini muscolo scheletrici. Appena due anni fa ho avuto il piacere di conoscere il dott. Filippo Cardarelli, ideatore della metodica elastodontic therapyÒ, con il quale sono subito entrato in empatia e da cui ho abbracciato il suo modo innovativo di approcciarsi al paziente pediatrico e adulto.

La terapia elastodontica tratta pazienti grandi e piccoli con malocclusione e solitamente questi presentano una sintomatologia associata come: cervicalgia, cefalea, mialgia, limitazione funzionale dell’ATM, dizziness, alterazioni posturali, ecc. Tutti questi sintomi, vanno visti secondo una logica di regional interdipendence, teoria molto dibattuta, secondo la quale una problematica presente in una zona anatomica remota, è riconducibile al problema primario del paziente. In questo caso i sintomi sono riconducibili alla problematica primaria di DTM che una malocclusione produce.

La maggior parte dei pazienti in trattamento presentano prevalentemente cefalea e cervicalgia associate. Nel primo caso questi soggetti hanno un alterato pattern di contrazione dei muscoli flessori cervicali e un’elevata affaticabilità dei muscoli flessori ed estensori cervicali, spiegando le alterazioni biomeccaniche e la sensazione di rigidità e dolorabilità del collo; nel secondo caso le afferenze nocicettive trigeminali e cervicali convergono verso il nucleo trigemino cervicale, che a sua volta invia informazioni alla corteccia che trasforma queste informazioni in una cefalea.

Le forme di cefalea maggiormente registrate sono la cefalea di tipo tensivo e l’emicrania, due cefalee primarie in cui l’articolazione temporo-mandibolare e il rachide cervicale possono fungere da innesco della sintomatologia.

Il trattamento di questi pazienti avviene in primo luogo seguendo un programma di educazione e rassicurazione, poi con un trattamento mirato di terapia manuale con approccio manipolativo e non ed esercizio terapeutico che viene insegnato al paziente in maniera scrupolosa affinché riesca a replicarlo a domicilio.

Indispensabile, infine, per mantenere un’armonia muscolare e articolare è l’utilizzo notturno del dispositivo elastodontico che consente il mantenimento in una zona di confort e “protezione” l’articolazione e i tessuti adiacenti. Un coping attivo di questi pazienti consente di raggiungere gli obiettivi nel più breve tempo possibile.

Questo approccio combinato prevede una revisione della classica teoria posturologica dei disordini temporo-mandibolari e si propone di continuare ad indagare con scopi scientifici.

 

L'argomento sarà discusso durante il webinar di Lunedì 16 Novembre alle ore 20,00. In questa occasione mi confronterò con il Dott. Filippo Cardarelli. Vi mostreremo come collaborare nelle terapie ortodontiche. Vi aspettiamo numerosi, iscrivetvi cliccando su http://forms.gle/5hG4VTVrM7rFNyEG8 . Vedi presentazione

 

Scritto da Giovedì, 22 Ottobre 2020 - Pubblicato in Ortodonzia Elastodontica

Con grande picere desidero sottolineare come stia crescendo sempre più l'interesse verso l'Elastodontic Therapy. 

Dopo la pubblicazione dell'articolo su Il Dentista Moderno, nel breve lasso di tempo ecco l'invito di Radio News 24 che oggi ha registrato l'intervista che vuole divulgare le potenzialità della tecnca proposta dal Dott Filippo Cardarelli. 

Sarà nostra cura tenervi informati sulla messa in onda dell'intervista.

Per tutti coloro che desiderano conoscere in modo approfondito questa tecnica, ricordiamo che possono registrarsi gratuitamente in Academy of Dentistry (http://www.academyofdentistry.it/it/register) dove è stato creato un channel dedicato all'argomento.

Vi aspettiamo numerosi.

Scritto da Martedì, 20 Ottobre 2020 - Pubblicato in Ortodonzia Elastodontica

Il Dott Filippo Cardarelli ha concesso alla stampa di settore di pubbliare un suo caso; potrete trovare l'intero articolo in "Il Dentista Moderno - Ottobre 2020 - pg 84-87" (https://www.tecnichenuove.com/prodotto/dm-il-dentista-moderno/).

"Si tratta di un paziete di 10 anni di età, di sesso femminile con malocclusione: classe II schelettrica, deep-bite con overjet di 5 mm e overbite di 6 mm, II classe molare a destra e I classe molae a sinistra. Le arcate mostrano disarmonia dento-mascellare in eccesso con conseguente affollamento, recessione gengivale sull'elemento 41."

Il Dottore esordisce con la definizione di terapia funzionale affermando che questa non è il risultato di quali e quanti apparecchi vengono utilizzati per l'allineamento dei denti, bensì l'uso di un apparecchio che rispetti la fisiologia dell'organismo con un obiettivo funzionale. Le variazioni schelettriche e dentali sono in natura il risultato della funzione masticatoria nel suo insieme, quindi il ripristino funzionale deve passare sempre da una profonda analisi della muscolatura.

I bioattivatori sono costituiti da scudi vestibolari e linguali capaci di stimolare la muscolatura della masticazione, delle labbra e della lingua con lo scopo di correggere in modo naturale la malocclusione, la forma delle arcate e la funzione cranio-facciale.

L'azione svolta sull'apparato muscolare permette di eliminare le controforze disfunzionali per raggiungere una corretta funzione respiratoria, della deglutizione, della posizione della lingua, della masticazione, dell'occlusione e della postura.

Dopo 24 mesi di terapia il mascellare superiore ha raggiunto la corretta dimensione trasversale, allo stesso modo è stata corretta la recessione gengivale su 41. Il risultato posturale ha visto il recupero della lordosi cervicale ed il riposizionamento dell'osso ioide. l'anlisi finale elttromiografica ha confermato il corretto funzionamento dei muscoli temporali, masseteri e sternocleidomastoidei.

Invito tutti coloro che seguono il Dott Cardarelli a leggere questo significativo articolo che, ripeto, è pubblicato in "Il Dentista Moderno - Ottobre 2020 - pgg. 84-87" (https://www.tecnichenuove.com/prodotto/dm-il-dentista-moderno/).

Volete approfondire l'argomento con il Dottore? Potete lasciare il Vostro indirizzo mail nei commenti qui sotto, sarete ricontattati al più presto e sarete aggiornati costantemente sulle attività del Dott. Cardarelli.